RACCONTO 1.1 La buseta, uno stile di vita

Il funzionamento del mezzo e la sua relazione con gli abitanti di questa città sono lo specchio dell'approccio alla vita degli stessi caraqueñi.
Noi siamo semplicemente abituati a recarci alla fermata per prendere l'autobus e a suonare il campanello in prossimità della fermata, prestabilita, alla quale vogliamo scendere, spesso lontana chilometri da dove dobbiamo andare.
Capita avvolte di dover correre con la lingua che struscia sull'asfalto per arrivare solo qualche metro più in la della fermata e dover vedere la faccia da cazzo dell'autista, al di la delle porte chiuse, che senza parlare dice "la fermata era 2 metri più indietro…."
Bestemmiando aspettiamo tempi immemori prima del passaggio dell'autobus seguente.
Qui la "buseta" è davvero al servizio dell'utente .

Ci sono pochissime fermate stabilite e troppe, direi io, improvvisate, dettate dalle esigenze dei culi abnormi che non ce la fanno a trascinarsi a piedi.
Qua la gente non fa neanche 20 metri a piedi, quindi la buseta fa una fermata ogni 20 metri: scende una persona, lei riparte, e subito dopo c'è un'altra persona che dice "a la esquina! a la esquina!" (all'angolo!all'angolo!)
E se l'utente si accorge di aver sbagliato angolo o di aver fatto fermare il mezzo 10 metri più indietro dell'esatto punto in cui deve andare, lo fa ripartire per farlo rifermare 10 metri più avanti.
Nessuno si lamenta, tantomeno il conducente che tanto non deve  camminare……
Le porte sono sempre aperte, per far passare aria e fare meno fatica a spingere un bottone.
Il biglietto non esiste, si paga il passaggio una volta a bordo; ma infondo hanno ragione, perchè sprecare tanta carta!?
Da quello che ho capito non c'è un'azienda che fornisce i mezzi di sua proprietà, è l'autista ad essere proprietario del mezzo; poi lavorano in cooperative, o comunque sono associati in qualche modo a me ancora oscuro.

Qui la gente non solo  non cammina affatto ma sembra che attenda che tutto gli caschi dal cielo, con le possibilità di autorganizzarsi che hanno dovrebbero fare il fuoco e invece sembra più un fiammifero.
Il tempo scorre lento, o meglio il tempo scorre, loro sembrano non accorgersene, o comunque fregarsene.

E' per questo che io mi trovo così bene, lontana dai tempi estenuanti della nostra vita metropolitana.